viernes, febrero 23, 2018

cesare pavese. the cats will know



The cats will know

Aún caerá la lluvia
sobre dulces empedrados,
una lluvia ligera
como un hálito o un paso.
Aún la brisa y el alba
florecerán ligeras
como bajo tu paso,
y tú regresarás.
Entre flores y alfeizares,
los gatos lo sabrán.

Llegarán otros días,
llegarán otras voces.
Sonreirás sola.
Los gatos lo sabrán.
Oirás viejas palabras,
vanas y cansadas
como vestidos usados
de las fiestas pasadas.

Tú también harás gestos.
Responderás palabras;
rostro de primavera,
tú también harás gestos.

Los gatos lo sabrán,
rostro de primavera,
y la lluvia ligera,
el alba de jacinto,
que el corazón lacera
de quien no te espera,
son la triste sonrisa
que tú sonríes sola,
Llegarán otros días,
voces y despertares.
Sufriremos al alba,
rostro de primavera.

                                    10 de abril 1950

Cesare Pavese, Santo Stefano Belbo, 1908- Turín, 1950
De  Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Poesie, Mondadori, Milán, 1969
Versión de Jorge Aulicino

The cats will know

Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,
si saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.
Risponderai parole -
viso di primavera,
farai gesti anche tu.

I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi più non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffrieremo nell'alba,
viso di primavera.

                                    10 aprile 1950


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